Il termometro di Galileo, anche noto come termoscopio di Galileo, è stato inventato dal fisico italiano Galileo Galilei nel XVI secolo.
Il termometro di Galileo utilizza il principio della densità per misurare la temperatura. È costituito da una serie di sfere di vetro riempite con un liquido colorato, solitamente mercurio o alcol. Le sfere sono posizionate verticalmente in un cilindro di vetro sigillato.
Quando la temperatura aumenta, il liquido all'interno delle sfere si espande e quindi diventa meno denso, facendo sì che le sfere galleggino. Allo stesso modo, quando la temperatura diminuisce, il liquido si contrae e le sfere sprofondano. In base alla posizione delle sfere, è possibile leggere la temperatura.
Tuttavia, bisogna notare che il termometro di Galileo non fornisce una lettura precisa della temperatura come i moderni termometri digitali o a mercurio. È più un oggetto decorativo o educativo che viene utilizzato per dimostrare i principi della dilatazione termica dei liquidi.
Inoltre, il termometro di Galileo è stato oggetto di controversie a causa del rischio di rottura del vetro e della tossicità del mercurio. Per questo motivo, molte versioni più recenti utilizzano l'alcol come liquido di misurazione al posto del mercurio.
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